Oristano scopre Le vie della Vernaccia. A Sa Rodia Gianni Spada vince la prima Giostra del Giudicato

La cucina d’alta classe di grandi chef, la scoperta delle nuove e grandi potenzialità della Vernaccia anche come vino da tavola, il fascino del corteo dei costumi medievali e per finire la vittoria del cavaliere di Noragugume Gianni Spada alla Prima Giostra del Giudicato.
Si chiudono con un bilancio ampiamente positivo i primi due giorni delle manifestazioni organizzate dalla Fondazione Sa Sartiglia per la promozione della Vernaccia e del patrimonio storico culturale oristanese. Due giorni sul filo della memoria storica, alla riscoperta delle migliori tradizioni oristanesi che trovano una naturale sintesi nell’abbinamento della vernaccia con le giostre equestri e con la storia medievale.
Una combinazione di saperi e sapori iniziata venerdì con il convegno “Le vie della Vernaccia”. Al Teatro San Martino gli esperti del settore si sono confrontati per individuare le strategie utili per assicurare al prezioso vino sardo un successo di mercato che tarda ad arrivare nonostante la qualità unanimemente riconosciuta del prodotto. In prima fila, su questo fronte, l’Assessorato regionale all’Agricoltura che ha sostenuto l’iniziativa insieme all’Agenzia Sardegna Promozione, al Consorzio UNO, l’organismo che gestisce la sede universitaria a Oristano e in particolare il corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia.

“Tra i compiti della Fondaziona Sa Sartiglia ci sono la promozione e la valorizzazione della città e della sua storia – ha spiegato il Sindaco di Oristano e Presidente della Fondazione Guido Tendas -. E allora non ci poteva essere niente di più naturale di una serie di iniziative sugli elementi più forti della tradizione oristanese: la vernaccia, il cavallo, la storia medievale”.

“A conclusione di queste due giornate possiamo dire con soddisfazione che sono state gettate le basi per il rilancio della vernaccia – ha detto l’Assessore regionale all’Agricoltura Oscar Cherchi -. La Regione è pronta a sedersi attorno a un tavolo con i produttori per rivedere e definire il disciplinare di produzione della vernaccia, la base irrinunciabile per garantire la qualità del prodotto. Allo stesso modo dobbiamo lavorare tutti insieme per una efficace azione di marketing (per la quale la Regione mette a disposizione importanti risorse economiche) e di commercializzazione. Infine, la Sartiglia. La Vernaccia è Sartiglia e allora vorremmo che già dalla prossima edizione la giostra venisse abbinata alla vernaccia di qualità”.

L’incontro del Teatro San Martino è servito per confermare la ritrovata unità d’intenti – come ha sottolineato il Presidente del Consorzio UNO Pupa Tarantini -, una comune volontà di rilanciare il vino tipico dell’oristanese. Se ne è avuta la riprova negli interventi che hanno fatto da contorno alla conferenza “Il vino giallo dello Jura francese” durante la quale il professor Jean-Luc Legras, ricercatore francese dell’ Institut National de la Recherche Agronomique di Montpellier, ha messo a confronto metodi e luoghi di produzione vitivinicola. In particolare durante la tavola rotonda “La Vernaccia di Oristano DOC: vitigno antico, prospettive nuove” coordinata da Giuseppe Carrus, vicecuratore della Guida Vini del Gambero Rosso, alla quale hanno partecipato il professor Giovanni Antonio Farris dell’Università di Sassari e molti altri esperti e produttori del settore.

Sabato mattina, nella suggestiva sede del Chiostro del Carmine (sede dei corsi universitari oristanesi) lo stesso Carrus ha guidato una degustazione della vernaccia di Oristano rivolta a professionisti ed esperti del settore, in collaborazione con AIS e ONAV, mentre gli chef Roberto Petza, Luciano Monosillo, Matias Perdomo e Gianluca Fusto, hanno deliziato i palati più raffinati con i piatti preparati in abbinamento alla vernaccia in un Live cooking show presentato da Laura Sechi (curatrice del fortunato blog cookinglaura) con il coinvolgimento degli studenti del corso di studi di enologia e viticoltura.

Nel pomeriggio, un lungo corteo storico di figuranti con i costumi medievali ha sfilato per le vie del centro storico oristanese, facendo rivivere per un pomeriggio i fasti del Giudicato d’Arborea. Il corteo si è concluso negli impianti della SOE, la società oristanese di equitazione, a Sa Rodia, dove cavalieri provenienti da tutta l’isola si sono sfidati nella prima Giostra del Giudicato.
Uno dopo l’altro, con cavalli anglo-arabo-sardi (gli unici ammessi alla competizione), hanno sfidato la sorte cercando di centrare i tre anelli, tutti di dimensioni differenti, appesi lungo il tracciato in erba. Tra i 30 partecipanti il risultato migliore lo ha ottenuto Gianni Spada, su Pericolo, che con due centri ha totalizzato 13 punti, gli stessi di Gianluca Manunza. Il cavaliere di Noragugume ha prevalso, guadagnando il primo premio di 1000 Euro, staccando un tempo migliore, 46 secondi e 7 centesimi, contro 47’’85 dell’avversario. Terzo l’oristanese Renzo Mura.

Il 28 settembre nuovo appuntamento per “Le vie della vernaccia” con una serie di itinerari guidati attraverso le cantine, i vigneti e il territorio di produzione della Vernaccia, con partenza dal Chiostro del Carmine di Oristano, sede del Consorzio Uno.